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trofiette con le telline

Luglio. A mare ai laghi di Sibari con persone care, carissime... So che sulla battigia si trovano telline con una certa facilità e, sono onesta, è così rilassante accarezzare la sabbia che non mi faccio sfuggire l' occasione alla vista del secchiello contenitore.
L' operazione va un po' per le lunghe e preme l' orario di rientro a casa... Per fortuna Maurizio ( che già mi ha fornito il secchiello di sua figlia ) mi dà una grossissima mano... Senza di lui, forse a quest' ora sarei ancora lì a setacciare sabbia...
Le ho mantenute in acqua di mare nel secchiello per far scivolare fuori eventuali residui di sabbia.
Le ho portate a casa con due contenitori di fortuna e la mattina dopo le ho preparate.
Ce ne vogliono tantissime per condire un piatto!!!



Queste, in particolare, sono un' opera d'arte della natura. La spiaggia in cui le ho prese è piena di meravigliosi ciottoli coloratissimi e il loro guscio ripropone, con sapiente uso del mimetismo, questa tavolozza di colori!!!


Le ho aperte direttamente in padella per pochissimi minuti, uno o due, coperte.
Bisogna effettuare questa operazione evitando di pensare... O si diventa vegetariani all' istante... Ma purtroppo, amo il sapore di queste piccole meraviglie.
Io non aggiungo altro, nè olio, nè aglio. Voglio sentire il sapore del mare... Controllo che non ne restino chiuse ( difficile visto che le sono state prese dalle manine mie e di Maurizio ), ma, nel caso, vanno eliminate.


Nel frattempo lesso e scolo al dente delle trofie di semola di Perniola alimenti  e le faccio saltare in padella insieme alle telline.
 

Per essere perfetto ( perchè l'ho assaggiato ) basta una manciata di prezzemolo tritato, olio EVO crudo e pepe...
 

 Invece NO. Io sono un' irrecuperabile vittime dell' esperimento... Le avevo mangiate una volta con spaghetti tirati alla vodka ed erano deliziose e mi sono detta fra me e me... Proviamo col limoncello!?!? Una sfumatina veloce veloce?
Peccato che la bottiglia fosse artigianale ( e il limoncello pure ) e se n'è versato un po' troppino...
Qual'è il problema? Artigianale, ma non fatto da me. TROPPO DOLCE!
Per fortuna, una volta evaporato, ha lasciato solo un leggero retrogusto dolce che non è troppo invasivo, ma mi sento di sconsigliarlo...



Quello che mi ha realmente salvato il piatto è il motivo per cui l'ho mangiato freddo e dopo un bel po' di tempo... Non avevo sgusciato le telline... No, dico, contatele... Avete idea di quanto tempo ci sia voluto per tirare fuori un pugnetto di sapore di mare!?!?
Che stordita... Quindi, secondo consiglio. Una volta aperte in padella, VANNO SGUSCIATE. Lasciamone giusto qualcuna decorativa, per ricordarci cosa stiamo mangiando!!!
Detto tutto ciò, la prossima volta recluto amichette dueenni per la raccolta delle telline, le sguscio, non aggiungo il limoncello, seppellisco i sensi di colpa e mi pappo un piatto che profumissima di mare!!!